La Bosnia ed Erzegovina non tornerà in gara, l’emittente lo aveva dichiarato già lo scorso giugno a causa dei problemi finanziari in cui si trova. Mancano i fondi per finanziare la partecipazione e i debiti con l’EBU non sono ancora risanati.
L’emittente è finanziata attraverso un canone che attualmente non fornisce entrate sufficienti per finanziare il canale e nel 2019 era addirittura in perdita di 2.8 milioni di euro. Nel 2018 l’emittente aveva spiegato che ci sarebbero voluti 2 anni tra l’inizio del pagamento dei debiti e la possibilità di partecipare al concorso.
Tutti i paesi dei Balcani prendono parte all’Eurovision, mentre dal 2016 la Bosnia guarda i suoi vicini di casa dal divano senza poter proporre un artista nel concorso europeo. A tal proposito la capo del Dipartimento per gli affari internazionali della BHRT ha dichiarato:
Il ritorno dell’emittente BHRT all’Eurovision Song Contest è sicuramente qualcosa per cui ci stiamo battendo, ma nelle condizioni in cui opera BHRT è impossibile.
Lejla A. Babović
La signora Babović ha spiegato per la prima volta che parte della questione del finanziamento è stata causata da RTRS, l’emittente pubblica per la regione di lingua serba della Bosnia ed Erzegovina. Praticamente dal 2017 al 2021 RTRS ha raccolto 61 milioni di KM (31,1 milioni di euro) di commissioni che avrebbero dovuto essere trasferite a BHRT. Le tasse non sono state trasferite all’emittente BHRT, vale a dire che RTRS le ha spese per i propri contenuti.
La capo del dipartimento per gli affari internazionali dice apertamente che fino a quando la quota raccolta non sarà riscossa e distribuita in conformità con la legge, difficilmente troveranno un modo per partecipare all’Eurovision Song Contest.
Naturalmente, la Bosnia Erzegovina e la sua scena musicale sono in perdita, ma BHRT non può vincere questa battaglia da sola. È necessario coinvolgere la comunità più ampia affinché BHRT riceva la parte legalmente prescritta del canone RTV e possa svolgere il ruolo di promozione del paese, dei suoi autori, interpreti, artisti sulla scena internazionale.
Lejla A. Babović
Tanti giovani artisti sono privati dell’opportunità di farsi conoscere e affermarsi nella scena europea, ma anche lo stesso paese, che ha bisogno di rinfrescare la scena pop, è “incatenato”. Al tal proposito si è esposto anche il giovane cantante Mahir Mulalić, vincitore del concorso musicale televisivo Zvezde Granda. Ecco cosa ha dichiarato:
Credo profondamente che nei prossimi anni andremo all’Eurovision Song Contest. Abbiamo così tanti giovani e grandi artisti che è un peccato non essere in competizione quest’anno. In questo caso, ai giovani artisti dovrebbe essere data una possibilità, semplicemente per entusiasmo ed energia. Se Dio vorrà, andremo presto all’Eurovision Song Contest, ci credo!
Mahir Mulalić
Anche Maya Sar, rappresentante del paese ad Eurovision 2012 ha dichiarato:
Penso che sia un peccato che la Bosnia ed Erzegovina non abbia un rappresentante all’Eurovision da molti anni. Non è solo una questione di finale ma di identità, tradizione, continuità. Tutti i nostri rappresentanti hanno sempre avuto una prestazione notevole e, a differenza di molti paesi più grandi, si sono quasi sempre esibiti in finale. Questa è una rara opportunità per i nostri giovani colleghi di apparire sulla scena internazionale con una produzione e un pubblico così numeroso, in cui l’immagine del paese è in una luce completamente positiva.
Maya Sar
Un artista bosniaco quest’anno ha preso parte alla selezione croata Dora 2022, stiamo parlando di Marko Bošnjak che avverte entrambi i paesi come suoi. Ma dal momento che la Bosnia non è in gara ha dovuto provare con la Croazia e ci stava quasi riuscendo, ha concluso il festival croato al secondo posto dietro alla vincitrice Mia Dimšić.
Niente Russia, niente Bielorussia, probabilmente niente Ungheria e sicuramente niente Bosnia ed Erzegovina all’Eurovision 2023. Cosa ci aspetta il prossimo anno? Nel frattempo speriamo di concludere quest’anno in modo tranquillo, poi si penserà al 2023!
Fonte: avaz.ba