A scaldare i cuori degli eurofan è arrivato “Eurovision Song Contest: la storia dei Fire Saga”. Ma siamo sicuri che sia la prima parodia ben riuscita del nostro contest del cuore?
Ebbene no. Nel 2003 in Australia prende vita il musical Eurobeat – Almost Eurovision (e ci chiediamo ancora perché l’Australia sia tra i paesi partecipanti???).
Il musical consiste in una vera e propria rivisitazione dell’Eurovision Song Contest con Opening and interval act, 10 paesi partecipanti e votazione da parte del pubblico in sala.
Il successo dello spettacolo nel paese dei canguri è stato tanto e tale da farlo arrivare anche nei teatri del West End di Londra. Nel 2008, infatti, va in scena “Eurobeat – Sarajevo”. Io ho avuto la fortuna di andare a vederlo in una delle mie mille incursioni londinesi.
All’ingresso del teatro, il personale distribuiva a tutti gli spettatori un piccolo kit con bandierina e altri gadget di uno dei paesi partecipanti. Obiettivo? Simpatizzare per i paesi in gara e fare rumore, molto rumore, durante lo spettacolo.
Ad aprire lo show, un po’ a sorpresa, i saluti del mitico commentatore britannico Terry Wogan. Proprio Wogan era chiaramente l’ispirazione della parrucca del presentatore dello show, ambientato in modo abbastanza improbabile a Sarajevo.
Ad affiancare il presentatore, la subrette Boyka. Che altro non era se non Mel Giedroyc, volto noto BBC e legato negli ultimi anni ad Eurovision. Prima come presentatrice della selezione britannica e poi spokesperson nel 2018.
Le canzoni dei vari paesi si ispiravano alla tradizione musicale del paese e chiaramente a delle entry eurovisive degli anni precedenti.
Nella serata a cui ho assistito, a spuntarla con il voto popolare del pubblico in sala sono stati i russi KG Boys e la loro “Ice Queen” (inspirata a questa iconica entry russa)
Del successo dello show a Londra parla Craig Christie, uno degli autori.
E’ una cosa come un’altra. Hai una idea per lo spettacolo, ti metti a scriverla e poi prende forma da sola. Quello che mi affascina di Eurobeat è che ha sempre avuto una fortissima energia e vitalità. Abbiamo preso alcuni elementi dell’Eurovision e semplicemente alzato il volume.
Il successo è stato tanto e tale che nel 2016, Eurobeat torna con una seconda edizione. Eurobeat Moldova ricalca lo stesso format del 2003.
Mixando una buona dose di ironia e luoghi comuni sull’est europeo post sovietico, lo show ci regala ancora nuove perle.
I presentatori Nastya Kokov (una ex spia del KGB) e Nikolae Nikovsky (vincitore di Moldova’s Got Talent per tre anni di fila) ci fanno fare un viaggio tra le entry europee più improbabili.
Da segnalare la partecipazione della Città del Vaticano con un chiaro riferimento a Suor Cristina.
Ci sarà una nuova edizione? Chi lo può sapere.
Intanto godiamoci l’immancabile colonna sonora disponibile su Spotify.