Concludiamo la terza settimana dell’EuroMercato con Armenia, Azerbaigian e Georgia per poi fare un salto in Israele. Ingredienti diversi ma un obiettivo importante: unicità. Le sottomarche non ci interessano!
🇦🇲 Armenia 🇦🇲
Il successo di Rosa Linn dopo l’Eurovision 2022 è assolutamente meritato, il brano continua ad aumentare negli ascolti su Spotify e nelle classifiche globali, segno che il paese quando vuole si impegna per bene. L’Armenia è quasi sempre imprevedibile nella scelta dei propri artisti, ma abbiamo notato Arame, quasi 40 anni e tanto ritmo nel sangue. Il suo vero nome è Aram Egiazaryan, nel 2007 e nel 2010 è stato nominato come miglior cantante dell’anno e infine come Sirusho nel 2017 ha ricevuto il titolo di Honored Artist of Armenia dal presidente in carica. Il suo recente brano “Baila” è un mix tra divertimento, ballo e lingua armena.
🇦🇿 Azerbaigian 🇦🇿
La prossima artista va dritta alla cassa perchè ha tutto: bellezza, voce, particolarità, outfit e followers. Lei è Naz Dej dell’Azerbaigian, 26enne che ha partecipato anche nel 2018 a The Voice in Turchia, dove ha raggiunto il suo picco di popolarità. Con oltre 2 milioni di followers su Instagram ed oltre 8 milioni su TikTok di certo non passa inosservata. Nel brano in lingua araba “Ashtaq Li Iyunek” potrebbe farci sognare con qualcosa in stile Efendi, che con Cleopatra e Mata Hari stregò tutti .
🇬🇪 Georgia 🇬🇪
La Georgia non azzecca la strada giusta da diverse edizioni, con l’ultima qualificazione che risale all’edizione 2016 dell’Eurovision… forse è il caso di proporre qualcosa al passo con i tempi? La scelta è Natalia Nakopia di Tbilisi, la sua musica è un compromesso tra R&B, soul ed indie mescolato con la musica tradizionale georgiana. Cara Georgia, forse è meglio puntare su una giovane artista che è anche cantautrice invece di proporre roba random che non porta da nessuna parte?
🇮🇱 Israele 🇮🇱
Il quartetto lo chiudiamo con una cantante pazzesca. Lei è Nasrin Kadri, che negli ultimi anni è riuscita ad entrare nel cuore del pubblico israeliano. La sua musica di caratterizza dalle altre perché propone sia l’arabo che l’ebraico, oltre alla musica mizrahì, particolarmente usata nel Medio Oriente. La sua carriera ha avuto inizio nel 2011 e nel 2019 ha avuto il piacere di essere tra i giudici di The Voice Israel.
Chi ne ha più ne metta! Con la lingua araba, armena, georgiana ed ebraica c’è tanto da imparare. Speriamo vi sia piaciuto questo quartetto dove la lingua inglese è praticamente assente.
Al prossimo scontrino di martedì direttamente in Cassa 1.