Dopo il nostro usuale appuntamento con #EuroRewind del giovedì, andiamo a scoprire che fine hanno fatto i protagonisti dell’Eurovision 2014.
I fan lo sanno, ogni anno si provano emozioni diverse, ogni anno ha i suoi scandali, le sue sorprese. Da ogni edizione sono usciti artisti tuttora ricordati con affetto da tutti i fan, anche a distanza di anni.
“Rise Like a Phoenix” di Conchita Wurst vinse l’edizione, ma i finalisti avranno spiccato il volo come una fenice appena risorta o sono caduti inesorabilmente nell’oblio?
Conchita Wurst è volata in alto come la sua fenice

Partiamo dalla vincitrice dell’edizione dell’Eurovision 2014. Conchita Wurst è stata per mesi al centro dell’attenzione, con ospitate in vari paesi (inclusa l’Italia), dove veniva vista da molti una curiosa attrazione che ha suscitato svariate sensazioni in ognuno di noi. Dopo la vittoria all’Eurovision, Conchita (che ora si farebbe chiamare solo Wurst) ha continuato a fare musica, oltre a prestarsi come giudice e presentatrice per vari programmi tv, come Queen of Drags e in ultimo il pre-show tedesco Free ESC .
Emma e la rinascita dopo il flop

Con Emma abbiamo ottenuto, purtroppo, il punteggio più basso dal nostro ritorno all’ESC nel 2011. Questo però non le ha impedito di continuare la sua sfavillante carriera, che l’ha vista co-conduttrice del Festival di Sanremo 2015 accanto a Carlo Conti ed Arisa, protagonista come giudice e coach ad Amici e svariati singoli di modesto successo. Anche lei ha conosciuto il cosiddetto flop a livello discografico, ma questo non è che un piccolo particolare per lei che è ormai diventata una presenza fissa e apprezzata del panorama musicale italiano.
Il talentuoso Sergej Cetkovic

Sergej Cetkovic era ed è tutt’ora una star in tutti i Balcani. Dopo la sua partecipazione all’ESC ha continuato la sua carriera musicale, collezionando successi e riconoscimenti.
Molly e il suo child

L’inglese Molly è diventata recentemente madre ed ha cambiato il suo nome d’arte in Pages. Ha pubblicato un EP intitolato “Beautiful Weirdo”, difficile da trovare ma a detta di qualche intenditore davvero sopraffino.
I geniali Pollapönk

Rivedendo i Pollapönk e ripensando alle più recenti entry islandesi (Hatari e Daði Freyr in primis) siamo arrivati alla conclusione che in Islanda si cibano di genio e creatività. Il gruppo tutto colorato portò una canzone apparentemente frivola, ma con un significato molto profondo e un messaggio importante: quello di eliminare qualsiasi pregiudizio! Il gruppo, seppur non arrivando all’apice del successo, ha continuato la sua attività musicale.
Il Cacciatore di Stelle: Sebalter
Abbiamo dato poco tempo fa la notizia della fresca paternità di Sebalter. Oltre alla nascita della bambina, è uscito il 22 maggio il suo nuovo album “Gente Simpatica”. Il cantante ticinese ha continuato a suonare in giro per la Svizzera e paesi limitrofi in vari festival e concerti.
La diva española Ruth Lorenzo

Ruth Lorenzo ha conquistato la TOP 10 all’Eurovision, cosa che il paese iberico non riesce a raggiungere appunto dal 2014. Ruth è diventata un personaggio apprezzato dalla comunità LGBT*, oltre a diventare uno dei nomi più conosciuti in Spagna e non solo. Ha rilasciato altri singoli come “Loveaholic”, numero uno nella classifica iTunes Spagna. Nel 2016 ha raggiunto un Guinness World Record per essersi esibita in ben 8 città spagnole diverse in sole 12 ore, per un evento di sensibilizzazione sul cancro al seno.
L’ungherese András Kállay-Saunders da solista a componente dei The Middletonz
L’ungherese Andràs, che conquistò un’ottimo quinto posto, ora fa parte del gruppo dei The Middletonz, con il quale ha partecipato alla selezione nazionale ungherese del 2019, senza però riuscire ad accedere alle fasi finali.
La tenace Sanna Nielsen

Sanna Nielsen, la medaglia di bronzo a Copenaghen 2014, ha co-commentato l’edizione 2015 per la TV Svedese dopo aver condotto brillantemente il Melodifestivalen 2015. Inoltre, è ospite fissa del famoso show/concerto musicale “Allsång p å Skansen”. Anche se al suo ritorno in patria non ha ricevuto i meriti che avrebbe voluto, la sua “Undo” è ancora una delle entry più eleganti ed apprezzate tra i fan eurovisivi.
The Common Linnets

Anche se il gruppo non ha mai ufficializzato la rottura, i due componenti si sono concentati sulle loro carriere soliste. Lui, Waylon, ha ripartecipato all’Eurovision nel 2018 come solista, classificandosi 18°.
Ilse DeLange ha rilasciato un nuovo album poco tempo fa. L’abbiamo vista anche durante lo show Eurovision: Europe Shine A Light in duetto con il tedesco Michael Schulte.
La “titanica” Valentina Monetta

Beh che dire, Valentina Monetta nonostante la sua unica finale su ben 4 partecipazioni è diventata una vera icona dell’Eurovision. La sua dedizione e il suo amore per il Contest l’ha trasformata in un idolo tra gli eurofan. Abbiamo provato a raccontare in un nostro articolo la storia della cantante jazz e il suo percorso all’Eurovision.
Non solo Moustache

Il gruppo irriverente dei francesi Twin Twin, arrivati ultimi per la prima volta nella storia della partecipazione della Francia, ha continuato a rilasciare brani moderni (a volte sempre ironici e impertinenti) sul proprio canale YouTube, sempre con il loro stile elettro-rock.
Vi lasciamo con una chicca dal video “Je Vais Très Bien”
Gli altri finalisti:
Firelight (Malta)
Dilara Kazimova (Azerbaijan)
Freaky Fortune e RiskyKidd (Grecia), il gruppo non è attivo dall’Eurovision 2014
Elaiza (Germania), non attive dal 2016
Teo (Bielorussia)
Donatan and Cleo (Polonia)
Paula Seling e Ovi (Romania)
Softengine (Finlandia), non attivi dal 2016
Basim (Danimarca)
Carl Espen (Norvegia), non attivo dal 2016
Tolmachevy Sisters (Russia), non attive dal 2017
Mariya Yaremchuk (Ucraina)
Aram MP3 (Armenia)
Tinkara Kovac (Slovenia)
