Manca ormai una manciata di giorni, forse di ore, dalla decisione finale di RAI ed EBU sulla città ospitante di Eurovision Song Contest 2022. Vediamo chi tra Bologna, Milano, Pesaro, Rimini e Torino ha più chances.
Ribadiamo che non esiste una data precisa per l’annuncio della città prescelta. In altre annate la città era stata proclamata già in agosto, mentre Tel Aviv venne annunciata solo il 13 settembre 2018. Insomma, dobbiamo tutti avere pazienza.

Ma andiamo a vedere cosa è successo nelle ultime settimane e cerchiamo di capire chi sale e chi scende tra le papabili ad ospitare Eurovision 2022.
Bologna

Per il capoluogo emiliano ci sono stati subito i favori della stampa. Il progetto è solido, si appoggia su una struttura (la Unipol Arena) capiente e recentemente ristrutturata, e ha un dossier che prevede anche più opzioni (il nuovissimo padiglione 37 della Fiera).
Amministrazione comunale e regionale hanno sostenuto fin dal primo giorno la candidatura, anche se la città andrà alle elezioni comunali tra poco più di un mese.
Può vantare il sostegno di diversi nomi della musica italiana, tra i quali DJ Benny Benassi, Senhit e Laura Pausini. Non manca anche l’apporto dei professionisti del mondo degli eventi, che promuovono a pieni voti la Unipol Arena.
Milano

La candidatura milanese è quella che si può definire la vera dark horse di questa competizione.
Il mondo delle istituzioni ha un po’ snobbato l’evento, garantendo appoggio formale ma rifuggendo a dichiarazioni fino all’ultima settimana di agosto. Non sembra ci stiano credendo così tanto, forse.
Il progetto prevede due opzioni come strutture per l’evento: il Mediolanum Forum di Assago e il Palazzo delle Scintille. Il primo sempre occupato dall’Armani Exchange Olimpia Basket ed il secondo tutt’ora centro vaccinale. La loro reale disponibilità è una grande incognita.
Tutti gli elementi portano Eurovision lontano dal capoluogo lombardo, ma capacità ricettiva, logistica e televisiva potrebbero ribaltare il risultato.
Pesaro

Tanti ancora pensano sia in Romagna, quando in realtà Pesaro si trova nelle Marche. La cittadina costiera ha suscitato sorpresa e simpatia tra i fan. Viene molto sottovalutata, ma non ha nulla da invidiare alle altre 4.
Il palasport cittadino, la VitriFrigo Arena, ha ospitato svariate manifestazioni sportive di primo piano. Tra queste spiccano i campionati mondiali di Ginnastica Ritmica e una lunga serie di match di pallacanestro.
Non molto considerata, potrebbe essere la vera sorpresa di questa competizione.
Rimini

L’unica città che si candida con una sede fieristica e non un palasport. La città romagnola certamente non ha bisogno di presentazioni.
Meta turistica conosciutissima in Italia e all’estero, patria di Federico Fellini, centro delle lunghe notti della riviera.
La Fiera di Rimini ha ospitato una moltitudine di eventi. Solo quest’anno ha ospitato i migliori 16 team maschili e femminili di Pallavolo per l’annuale competizione “Volley Nations League” e recentemente il Meeting di Comunione e Liberazione.
Sicuramente una città con una grande capacità ricettiva ma che sconta forse dei collegamenti non proprio ottimali.
Da più parti le quotazioni di Rimini sono viste in salita. Sopratutto dagli Eurofan che sognano un Eurovision in spiaggia.
Torino

Ecco la grande favorita. Rischia di entrare papa nel conclave, ed uscirne cardinale.
Il capoluogo torinese ha il dossier più convincente, unità politica (che mette al sicuro l’evento qualunque sia l’esito delle elezioni comunali) e soprattuto tantissima voglia di organizzare Eurovision.
Il palasport che presentano, il Pala Alpitour, è il più moderno e capiente d’Italia. La sindaca Appendino sta facendo una grande promozione ed è ben presente con il dossier che la città usa per le finali ATP in programma a novembre.
Solo una disgrazia potrebbe portare Eurovision via da Torino, ma le sue quotazioni per qualche strano motivo sembrano diminuire.