Foto: ATP

Eurovision 2022: gli eventi delle ATP Finals ridimensionati. Un punto di attenzione per Torino 2022

Doveva essere IL grande evento per Torino nel 2021. Gli eventi collaterali delle Nitto ATP Finals vengono ridimensionati e servono da monito per l’organizzazione delle prossime 4 edizioni e dell’Eurovision Song Contest 2022.

Il Villaggio che doveva sorgere intorno al Pala Alpitour e che avrebbe ospitato atleti, delegazioni e stampa è stato cancellato. Con lo sgomento di Atp (la Federtennis mondiale), enti pubblici, Fit, enti locali e sponsor.

Questo Villaggio avrebbe dovuto ospitare il campo di riscaldamento dei campioni, i quali avrebbero raggiunto il campo centrale percorrendo una passerella tra la gente, o addirittura sopra di essa. Per ovviare alla cancellazione, i giocatori si riscalderanno in uno spazio ricavato nella grande hall d’ingresso, dove potranno essere visti solo dagli occupanti delle lounge costruite appositamente.

Cancellati anche i padiglioni temporanei ed il coinvolgimento di altre strutture come la Piscina monumentale. lo Sporting e la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani.

Rimane lo spazio ospitalità in piazza San Carlo

A non subire ridimensionamenti, invece, è lo spazio in piazza San Carlo e destinato al “grande pubblico” I due padiglioni ed i maxi-schermi che occupano la piazza nel centro cittadino saranno collegati al Pala Alpitour con un bus navetta.

Occhi puntati su questo spazio che come già sottolineato da molti non si avvicina nemmeno lontanamente alla Medal Plaza in piazza Castello delle Olimpiadi 2006. Sarà il banco di prova anche per l’Eurovision Village che pare ricalcherà questo per le ATP Finals. Prove generali molto gradite da EBU, che avrà così modo di poter fare modifiche in corso d’opera al dossier torinese, qualora necessario.

I perché di un progetto cambiato

A determinare i cambi di programma sono stati due “eventi” non attesi, anche se ampiamente prevedibili. Il primo tra tutti è il COVID. Gli organizzatori hanno messo in vendita un totale di 11.000 biglietti, ma ad oggi non è prevista alcuna deroga per una presenza al 100% e quindi c’è un serio rischio di una massiccia richiesta di rimborsi. Era prevedibile? Era forse meglio mettere in vendita progressivamente con l’aumento della capienza possibile?

Altro elemento ampiamente prevedibile era il cambio di amministrazione comunale. Pare che molte decisioni prese o non prese dalla giunta uscente non fossero note o quantomeno concordate. La nuova giunta appena insediata non ha avuto il tempo materiale per rimettere le mani a quanto fatto. Insomma la frittata è fatta. Sembra, almeno ad oggi, che i passaggi su Eurovision siano invece molto più collegiali, ma non ci stupirebbe che i nuovi assessori debbano rivedere il dossier.

La figuraccia ormai è inevitabile, ma ci sembra che possa servire da insegnamento per i prossimi eventi che toccheranno Torino nei prossimi mesi ed anni.

Fonte: La Repubblica