Eurovision: i paesi “io vorrei ma non posso”

L’edizione dell’Eurovision 2020 ha visto l’abbandono momentaneo di Montenegro e Ungheria, mentre altri 6 paesi che hanno partecipato in passato non hanno intenzione di tornare. Ma quali sono i paesi che avrebbero il piacere ad esordire nei prossimi anni al concorso?

Liechtenstein 🇱🇮

L’emittente 1 FL TV stava cercando di diventare membro dell’EBU, ma i piani sono stati fermati a causa dell’improvvisa scomparsa del direttore Peter Kölbel nel 2018. 

Il Liechtenstein non è un membro attivo dell’EBU e per partecipare alla competizione deve diventare un membro completo dell’EBU. Inoltre, l’emittente deve affrontare due grandi sfide al fine di soddisfare il desiderio di partecipare all’Eurovision in futuro. In primo luogo richiedere il sostegno del governo e poi risolvere il vincolo finanziario che comporta un’adesione all’EBU, senza dimenticare i costi di una partecipazione.

Kazakistan 🇰🇿

Nel 2018 il Kazakistan ha debuttato allo Junior Eurovision Song Contest con la giovane cantante Daneliya Tuleshova e nel 2019 è tornato con Yerzhan Mazim. L’EBU ha dichiarato che la decisione di invitare il paese è stata presa esclusivamente dal gruppo di riferimento dello Junior Eurovision.

Jon Ola Sand ha dichiarato in una conferenza stampa che bisogna discutere sul futuro del paese:

Dobbiamo discutere se in futuro potremo invitare il nostro socio associato Kazakistan a prendere parte all’ESC per adulti, ma questo fa parte di un’ampia discussione nell’EBU.

Jan Ola Sand

Kosovo 🇽🇰

Il Kosovo è un altro dei papabili debuttanti. Nel Giugno 2018, l’ex direttore dell’emittente RTK Shala ha dichiarato che stavano ancora spingendo per la piena adesione all’EBU e che sperava di debuttare all’Eurovision 2020.

Tuttavia, visto lo status del paese e il suo parziale riconoscimento, nel 2019 è stata necessaria un’assemblea da parte dell’EBU. I risultati sono stati 400 a favore, 673 contro e 113 astenuti. Poiché il Kosovo non fa parte delle Nazioni Unite e l’emittente non fa parte dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU), il paese non può presentare domanda per diventare membro dell’EBU.

L’Albania ha comunque inviato due vincitori del Festival i Këngës nati in Kosovo all’Eurovision: Rona Nishliu nel 2012 e Lindita Halimi nel 2016.

Galles 🏴󠁧󠁢󠁷󠁬󠁳󠁿 – Scozia 🏴󠁧󠁢󠁳󠁣󠁴󠁿 – Gibilterra 🇬🇮

La Scozia e il Galles hanno tentato la partecipazione all’Eurovision Song Contest, ma essendo parte del Regno Unito, ciò è stato loro impedito. Tuttavia, il Galles ha debuttato allo Junior Eurovision 2018 con la giovane cantante Manw ed è poi tornato anche nel 2019 con Erin Mai. La Scozia invece ha debuttato all’Eurovision Choir 2019 di Göteborg.

Per quanto riguarda Gibilterra, nel 2018 il responsabile dell’emittente GBC, Gerard Teuma, ha spiegato a El Nacional che nel 2006 aveva acquistato i diritti per trasmettere le edizioni eurovisive dal 2006 al 2008 senza dover chiedere il permesso alla BBC e ha poi concluso dicendo:

Attualmente, la nostra partecipazione all’organizzazione è limitata e potremo farlo con tutti i diritti e gli obblighi solo quando Gibilterra diventerà uno Stato sovrano e indipendente, riconosciuto dalla comunità internazionale.

Gerard Teuma

Fær Øer 🇫🇴 – Groenlandia 🇬🇱

Dal 2010 l’emittente delle Isole Fær Øer ha cercato di ottenere l’adesione all’EBU e quindi di partecipare autonomamente all’Eurovision Song Contest. Tuttavia, KVF non può ottenere un posto all’EBU poiché le isole fanno parte della Danimarca.

Nel 2018 l’ex direttore della Kringvarp Foroyar ha affermato che le Isole sono più che ammissibili a far parte dell’EBU:

Le Isole Faroe non sono escluse dalla definizione secondo cui solo le nazioni indipendenti possono essere membri.

Kringvarp Foroyar

Entrambi i paesi hanno “prestato” i loro artisti alla selezione Dansk Melodi Grand Prix: le sorelle faroensi Carlsen nel 2018, con il brano Standing Up for Love e le groenlandesi Julie e Nina nel 2019, con “League of Light”, arrivate seconde dietro Leonora.

Catalogna

L’aspirazione di far parte dell’EBU è stata per anni nello spirito della società catalana TV3. Nel 2018 il Parlamento della Catalogna ha dato il via libera affichè l’emittente solleciti l’adesione all’EBU. Inoltre, la comunità autonoma sembrava essere interessata ad esordire all’Eurovision Choir del 2019, insieme alla Scozia.

La stazione catalana non è attualmente membro della EBU, ma sta lavorando con la CCMA (Corporazione Catalana dei Mezzi Audiovisivi) per presentare una proposta che potrebbe cambiare tutto e includerla come membro attivo dell’EBU. TV3 potrebbe diventare membro a pieno titolo entro la fine del 2020.

In un certo senso l’emittente TV3 è già stata all’Eurovision, nel 2004 infatti ha collaborato con l’emittente andorrana RTVA per la selezione nazionale di quell’edizione. La canzone che ha rappresentato Andorra nel 2004 era in lingua catalana, la prima volta nel concorso.

Quale di questi paesi esordirà per primo all’Eurovision?