Durante la conferenza stampa di questa mattina, Amadeus, direttore artistico e conduttore al suo quarto Festival di Sanremo, ha rivelato una notizia di notevole importanza specialmente per l’eccezionalità e la portata storica dell’evento.
Oggi infatti, durante la Prima serata della 73esima edizione del Festival di Sanremo sarà presente in sala, per la prima volta in assoluto nella storia della kermesse, il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.
“Sono ovviamente emozionato ma soprattutto grato al Presidente Mattarella di aver accettato il mio invito e per questo voglio ringraziare il consigliere per la comunicazione del Quirinale, il dott. Giovanni Grasso e Lucio Presta, che lavorano da tempo affinché questo possa accadere, e quindi li ringrazio di cuore. Mi sembra importante sottolineare come la presenza del Presidente Sergio Mattarella al Teatro Ariston testimoni la sua vicinanza al mondo dello spettacolo, della musica e della Canzone di cui Sanremo è la massima espressione nel sentimento popolare”– queste le dichiarazioni di Amadeus alla stampa.
Il Capo dello Stato verrà accolto come un ospite, ma non salirà sul palco a pronunciare alcun discorso: a quello ci penserà il comico Roberto Benigni che per l’occasione reciterà un monologo celebrativo per festeggiare i 75 anni della Costituzione della Repubblica Italiana, “la più bella del mondo”.
Anche Gianni Morandi, co-conduttore del Festival, ha appreso durante la conferenza stampa di dover porgere un omaggio al Presidente, intonando le note del Canto degli Italiani sul palco dell’Ariston. “Sull’inno sono preparato”– avrebbe simpaticamente dichiarato il cantante.
L’eccezionalità dell’evento e l’importanza della scelta da parte del Capo dello Stato di presenziare alla Kermesse, suscita una riflessione piuttosto importante in merito alla percezione della manifestazione, che da mero evento di costume finalizzato all’intrattenimento diventa invece una vera e propria “tradizione” dell’arte musicale italiana.
Un evento che unisce passato e presente, modernità e tradizione, e che da 73 anni (nel bene e nel male) dimostra di essere lo specchio del bel paese: il Festival di Sanremo in fondo è l’evoluzione dei costumi, della società e della musica italiana.
Un evento da preservare, da trattare con la giusta importanza e anche con quel pizzico passeggero di solennità dato dal Presidente della Repubblica seduto in prima fila al Teatro Ariston di Sanremo, che con tale gesto storico lo consacra ascrivendolo immediatamente al ricchissimo patrimonio culturale italiano.