In-Reaction: le reazioni di Eurovision IN al brano australiano “Don’t Break Me”

Continua la nostra rubrica In-Reaction, ovvero una serie di articoli in cui tutti i collaboratori della redazione esprimeranno in breve le proprie impressioni* sui brani eurovisivi, dandone infine un voto. Questi voti serviranno poi per realizzare una media ed una classifica finale una volta pubblicati tutti i brani.

* I collaboratori della redazione NON sono esperti musicali, ma semplici eurofan.

In-Reaction su “Don’t Break Me” di Montaigne

Giovanni

Sicuramente preferivo Vanessa Amorosi, ma anche questa mi piace molto. La voce di Montaigne è molto particolare e rende il brano ancora più potente di quanto non lo sia già, aggiungendo un tocco di drammaticità che non mi dispiace. È molto orecchiabile e ti entra subito in testa. Da cambiare drasticamente lo staging e il look di Montaigne che stona con il brano facendogli perdere intensità; anche la performance vocale va migliorata. Ma nel complesso è un brano validissimo con un potenziale molto alto per l’ESC.

Voto 8,5

Sara

L’Australia è un po’ come noi: manda quasi sempre canzoni interessanti e apprezzate da tutti ed è ben voluta. Quest’anno però non ci stupirà granché, anche se la voce femminile è davvero interessante e particolare. La sua chiave di vittoria sarà però togliere alla coreografia ed ai costumi e concentrarsi di più sul cantato. L’esibizione un po’ estrosa fatta ad Australia Decides potrebbe togliere appeal alla canzone che, se cantata nel modo giusto, può rivelarsi interessante. Arriverà in finale, ma non oltre la metà della classifica.

Voto 6+

Claudio

Musicalmente interessante. La coreografia in pieno stile Sia è ben fatta. Ma lei totally “a clown is born”, non mi arriva la sua voce. Non solo l’intonazione traballina ma anche nel parlato un accento ostrogoto. Solo una schiera di coriste la può salvare.

Voto 5

Giovanni S.

Un pezzo senza infamia e senza lode, che però ha tutti i presupposti per ottenere il loro peggior risultato all’Eurovision, salvo sorprese che al momento sembrano utopia pura.

Voto 5

Ivan

Preferisco la versione studio, non mi piace come è conciata nel live. Sembra un clown. Anche l’esibizione sembra debole dal punto di vista vocale ed in diverse inquadrature mi mette ansia.

Voto 5

Eros

Canzone senza infamia e senza lode, che però risulta una delle più carine di quelle uscite son ora. Di sicuro come canzone è sopra qualche galassia rispetto a canzoni come quella di Blas Cantó. Peccato che non sia una entry potente come ci ha abituati l’Australia in quest’anni (Isaiah escluso) e quindi, alla lunga, oltre a non rimanere impressa risulterà anonima. Spero non si presenti con la stessa messa in scena presentata all’Austrialia Decides perché altrimenti dovrò chiedere alla mia mamma di poter dormire nel lettone perché ho paura di fare brutti sogni.

Voto 6

Raoul

Carina devo dire, interessante la messa in scena dell’opera e la versatilità di Montaigne. Unica pecca la resa live che ha peccato un po’, ma ci sta tutto sommato.

Voto 7

Andrei

A clown is born. Nella versione studio è davvero molto piacevole, ma la performance live va sistemata. Penso, però, che l’Australia rimarrà bene o male nei risultati ottenuti sino ad oggi.

Voto 6

Alessandro

In live ha perso un po’ dal punto di vista vocale, ma la sua interpretazione in generale mi è arrivata molto e la fragilità nella sua voce un po’ ha aiutato alla fine. Il testo e l’esibizione vanno a braccetto; la mia frase preferita è: “You thought I was elastic, but maybe I’m just made of glass”. È riuscita a dare un significato anche a un semplice “I love you, I love you, I love you”. Non sono mai stato un fan delle proposte australiane, ma l’anno scorso Kate mi ha stupito e penso che l’Australia stia trovando la strada giusta. Sono contento di aver rinnovato il mio passaporto australiano stavolta.

Voto 8

Nikola

Come ormai hanno detto tutti, la versione studio è decisamente più piacevole rispetto alla versione live fatta ad Australia Decides. Il sound c’è e il testo pure (che bella la parte “You thought I was elastic, But maybe I’m just made of glass”), Montaigne deve solo esercitare la voce se intende portare la stessa esibizione movimentata a Rotterdam, che, ad essere onesto, non trovo effettivamente male. Sono più che certo che passerà in finale, ci scommetto una nudes dell’autore di questo articolo (ricordatevi il 12 Maggio).

Voto 7,5
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Media di ”Don’t Break Me”: 6,42