Sabato scorso, si è tenuto presso l’Hilton Garden Hotel di Firenze, la festa ed il meeting del Fan Club Italiano Ufficiale degli amatori dell’Eurovision Song Contest (Ogae, Organization Genèrelle de l’Amatour d’Eurovision). Noi c’eravamo e abbiamo incontrato i Jalisse.
Il Meeting di OGAE Italy
Meeting che si tiene ogni anno in una diversa località del “Bel Paese” e che quest’anno ha visto il capoluogo toscano protagonista dell’evento.
Ogni anno OGAE Italy organizza due meeting:
- Il Preview Meeting (in Aprile), dove i membri del club votano per l’OGAE Poll, il consueto sondaggio che premia la canzone eurovisiva preferita da tutti i club;
- E la Festa Ogae con ospite eurovisivo (in Ottobre), che vede i membri del club riunirsi in assemblea e festeggiare insieme la loro passione per l’Eurovision Song Contest.
Ogni anno, il numero dei membri iscritti ad OGAE Italy è in costante aumento (se siete interessati ad iscrivervi, potete chiedere informazioni via mail all’indirizzo iscrizioni@ogaeitaly.net) raggiungendo quest’anno, la soglia record di oltre 350 iscritti. Nella festa OGAE che si tiene ogni ottobre, è consuetudine che un ex partecipante all’Eurovision venga invitato alla festa e delizi i presenti con i suoi più grandi successi. In passato OGAE Italy ha avuto il piacere di ospitare Roberto Bellarosa, Maya Sar, Claudia e Fabrizio Faniello, Hovi Star, e Senhit. Questi solo per fare qualche nome…
Quest’anno il club ha avuto modo di ospitare i vincitori del Festival di Sanremo 1997, nonché quarti classificati all’Eurovision Song Contest dello stesso anno, i Jalisse.
L’intervista ai Jalisse
Ovviamente, Eurovision IN ha partecipato alla festa, ed ha avuto la possibilità di ascoltare vecchi e nuovi successi del duo.
E non poteva di certo mancare la nostra consueta intervista, nel quale, attraverso le nostre sagaci domande, siamo riusciti a conoscere maggiori dettagli circa quella notte sanremese che li vide trionfatori, nonché ulteriori dettagli sulla loro partecipazione al successivo Eurovision e sui loro progetti futuri.

Ma, come si suol dire, bando alle ciance e passiamo all’intervista, a cura del nostro redattore presente all’evento.
Dopo la vostra vittoria a Sanremo nel 1997, di chi fu l’idea di partecipare all’Eurovision Song Contest? Fu la Rai a chiedervelo o siete stati voi a proporvi?
Fabio: Fu Carmen Di Domenico, la nostra manager, a proporre alla Rai di farci partecipare. Noi non sapevamo nulla, riuscì a convincere la Rai.
Conoscevate già l’Eurovision Song Contest?
Alessandra: Si un po’ sapevamo cosa fosse, ma non conoscevamo tutto quello che c’era dietro e l’importanza di una manifestazione così sentita. Noi volevamo portare in alto la musica italiana e fare una bella esibizione, al di là del risultato finale.
Fabio: Noi abbiamo sempre pensato di scrivere i nostri brani in chiave internazionale. Quando Carmen ci comunicò che avremo partecipato all’ Eurovision (mentre erano ad Oderzo, la città in cui i Jalisse vivono, durante la consegna delle chiavi della città) stavamo per svenire. In Italia il contest non era considerato, per noi andare a Dublino a portare la nostra musica era un sogno.
Se dovessi dirti quale fu l’esibizione più bella tra Sanremo ed Eurovision, non saprei darti una risposta.
Come reagì la Rai quando la vostra manager chiese di farvi partecipare all’Eurovision?
Fabio: Non lo sappiamo esattamente, ma da parte della Rai non ci fu una negazione. Ma ho la sensazione che la Rai ci mandò quasi per gioco, senza realmente rendersi conto delle potenzialità del nostro brano.
E poi cosa successe quella sera, quando la RAI si rese conto che potevate vincere il contest?
Fabio: Fu lo stesso ufficio della RAI a dire che non poteva vincere perché non aveva la risorse per organizzarlo.
Ettore Andenna telefonò in RAI avvisando che i Jalisse rischiavano di vincere, e lì ci fu il gelo. Nei nostri confronti ci fu un vero proprio boicottaggio, confermato anche da Gigi Vesigna. La RAI, dopo il 1991 non voleva più organizzare il contest in Italia. E lì ci siamo sentiti un po’ presi in giro. Allora cosa ci siamo venuti a fare? abbiamo pensato.
A quell’Eurovision del 1997 avete avuto modo di conoscere numerosi artisti. Siete rimasti in contatto con alcuni di loro? o anche degli anni successivi?
Fabio: Purtroppo no. Negli anni successivi siamo stati rapiti da Alexander Rybak. Ci piacerebbe collaborare con lui, anzi, lanciamo a lui un messaggio.
Vi piacerebbe tornare all’Eurovision? Se si, anche in rappresentanza di un altro paese?
Fabio: Anche domani.
Alessandra: Ma ovvio, che domande fai?
Fabio: Si, noi ci candidammo già più volte anni fa. Ci provammo per San Marino nel 2012 con il brano “Tra rose e cielo”, poi andarono i MiOdio*. Ci provammo anche un paio di volte con la Svizzera, che però poi scelsero DJ Bobo e Paolo Meneguzzi. Noi siamo pronti! Qualcuno potrebbe chiedersi “Eh ma voi andate a rappresentare un altro paese”. Si, ma per noi la musica non ha confini. Se c’è un solo modo per rappresentare l’Italia e questo è vincere il Festival di Sanremo, ed a noi nemmeno ci fanno partecipare, dobbiamo pur trovare un escamotage per andarci all’Eurovision no? Se possiamo rappresentare un altro paese per presentare un nostro progetto europeo, restando coerenti con la nostra identità non vedo il problema.
* (in realtà ci andò Valentina Monetta. I MiOdio andarono nel 2008, ndr)
Noi ringraziamo i “Jalisse” per la loro disponibilità e sincerità nel rispondere alle nostre domande, ed auguriamo loro di poter tornare presto a Sanremo e all’Eurovision Song Contest. Di seguito l’intervista video integrale:
Breve bio
I Jalisse sono un duo musicale composto da Alessandra Drusian e Fabio Ricci. La carriera dei due inizia separatamente: Alessandra divenne celebre tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, quando, in una veste piuttosto “rockettara” è protagonista del programma Gran Premio, lanciata da Pippo Baudo. Fabio invece era membro della band dei Vox Populi, raggiungendo l’apice con il brano “I’m So Bad”.
I due s’incontrano per la prima volta nello studio di una casa discografica, correva l’anno 1990. Di lì a qualche anno decidono di formare il duo, il cui nome “Jalisse” proviene dalla protagonista di una nota serie televisiva in voga in quegli anni.
Nel 1995 partecipano a Sanremo Giovani con il brano “Vivo”, fu solo l’inizio della loro rapida ascesa che li vide poi, due anni dopo, trionfare a Sanremo da assoluti outsider con il brano “Fiumi di Parole”, che, dopo la vittoria sanremese, partecipò anche all’Eurovision Song Contest di quell’anno, che si tenne a Dublino. I due arrivarono al quarto posto.