Foto: Eurovision.tv

Italia: la Rai tra Sanremo 2021 e le scadenze per il live-on-tape dell’Eurovision 2021

L’Eurovision 2021 si farà, a qualsiasi costo e con uno dei 3 scenari rimasti. Purtroppo lo scenario A è stato escluso; questo prevedeva tutte le delegazioni, gli artisti, il pubblico e la stampa in presenza a Rotterdam. Insomma, un Eurovision normale come negli anni scorsi.

Live-on-tape obbligatorio

Dal momento che lo Scenario A è fuori dai giochi, tutte le delegazioni sono obbligate a registrare un Live-on-tape per i restanti 3 scenari. Ma cosa si intende con il termine “live-on-tape”? Il sito Eurovision.tv ce lo spiega chiaramente:

What is the live-on-tape performance?

All the participating broadcasters have been asked to record a live performance of their act in their own country. This recording will be delivered prior to the event and will take place in a studio setting. The recording will take place in real time (as it would be at the Contest) without making any edits to the vocals or any part of the performance itself after the recording.

Si tratta di una registrazione che ogni paese dovrà preparare e presentare prima dello svolgimento del concorso. L’artista in questione dovrà registrare la performance dal vivo nel proprio paese senza alterare la voce (autotune) o sistemare parti della performance in post produzione.

Perchè è importante il live-on-tape?

Questa registrazione, oltre che essere obbligatoria, è anche molto importante. Per lo Scenario B infatti se una determinata emittente non può recarsi a Rotterdam, il paese sarà comunque in competizione grazie al live-on-tape che sostituirà la performance in diretta dai Paesi Bassi.

Per gli Scenari C e D: se tutte le delegazioni in competizione all’Eurovision 2021 non saranno presenti a Rotterdam per ovvie restrizioni, tutti e 41 paesi in gara saranno proposti al pubblico da casa tramite il live-on-tape registrato in precedenza.

In conclusione, questa registrazione è fondamentale, perchè a prescindere dallo scenario che sarà scelto, il live-on-tape deve essere pronto e consegnato entro il 26 marzo.

Durante la nostra registrazione dovrà essere presente anche il capo delegazione italiano, che dovrà scegliere tra le 3 riprese consentite quella da inviare per l’Eurovision. Inoltre sarà stabilita una connessione live con il Supervisore Esecutivo dell’ESC, un rappresentante di un osservatore di voto indipendente e l’emittente ospitante, per consentire di controllare la sessione di registrazione, fornire assistenza, supporto e garantire l’integrità con il regolamento.

La cosa positiva è che si può registrare il live-on-tape nello stesso luogo in cui si è svolto il Festival, quindi all’Ariston, sperando che il palco non sia smontato nei giorni successivi.

La Rai è pronta a queste scadenze?

Dopo lo slittamento del Festival da febbraio a marzo ovviamente i tempi sono ancora più stretti rispetto agli anni passati:

  • Il vincitore del Festival deve decidere se rappresentare l’Italia all’Eurovision 2021 in tempi brevissimi;
  • Il Festival di Sanremo terminerà il 6 marzo, basteranno 20 giorni alla Rai per accordarsi con tutti gli esperti eurovisivi e mettere in piedi una registrazione degna dell’Italia?
  • L’artista che rappresenterà l’Italia per forza di cose dovrà prendersi del tempo con il proprio team per decidere come proporsi nella registrazione. E successivamente dovrà avere almeno un giorno totalmente libero per realizzare tutti i dettagli utili alla registrazione: abito, make up, acconciatura, effetti da inserire e infine essere perfetto/a vocalmente;
  • L’esibizione dal vivo al Festival 2021 non è valida per il live-on-tape, dal momento che non deve esserci l’orchestra ma la base musicale originale;
  • Non c’è solo il live-on-tape da registrare, ma prima ancora anche la versione del brano di 3 minuti. Il solito taglio al brano vincitore di Sanremo che è sempre più lungo di almeno 30 secondi.

Al momento non abbiamo informazioni di come la delegazione italiana si stia preparando. Ma abbiamo fatto qualche domanda e speriamo in tempi brevi di darvene notizia.

Qualcuno è già “pratico” di live-on-tape

Diodato all’Arena di Verona con “Fai Rumore” ha proposto un live-on-tape parzialmente corretto. Questo è un esempio di esibizione live registrata su base musicale come previsto per l’Eurovision 2021. Il brano però non è eseguito con il taglio di 3 minuti, ma per intero.

Un altro esempio è anche quello di Annalisa che lo scorso giugno ha interpretato “Through the Valley” per il videogame The Last of Us Part II. Annalisa si trova al Teatro Ariston che può essere utilizzato come palco per l’esibizione live-on-tape, ma ovviamente in questo video lei non canta dal vivo.

Sempre Annalisa protagonista di uno spot pubblicitario questo inverno con “Tsunami”. La cantante si trova sul lago di Garda, precisamente nella Terrazza del Brivido di Tremosine. Più che un esempio di live-on-tape è un esempio di come proporsi nella registrazione (00:33 a 00:43). Lei è pronta nel trucco e parrucco, indossa l’abito di scena, perfetta per la registrazione come se fosse sul palco a Rotterdam. Il pubblico deve percepire tutto come se fosse dal vivo, una vera e propria esibizione a 360°.

Anche durante il live de “L’anno che verrà” su Rai 1 andato in onda a dicembre 2020, Annalisa canta dal vivo su base musicale originale e in uno studio televisivo. La parte vietata dal regolamento sarebbe solo la presenza del pubblico e dell’orchestra che a fine performance applaude.

Regole uguali per tutti

Le registrazioni live-on-tape non devono contenere alcuna realtà aumentata o virtuale, sovrapposizioni, coriandoli, riprese di droni, acqua, uso di chromakey o green screen.

Per non favorire i paesi più “ricchi” dal punto di vista logistico, con Teatri, Arene, impianti sportivi e piazze importanti, tutti i paesi dovranno registrare in uno studio (o teatro) televisivo senza il pubblico e suoni del pubblico.

Immaginate per esempio l’artista italiano all’Arena di Verona o al Teatro antico di Taormina, mentre un altro paese in uno studio televisivo più “semplice” e scarno. L’Italia può tranquillamente mantenere il Teatro Ariston per le riprese.

La Rai dovrà lavorare sodo per ottenere un risultato soddisfacente in poco tempo! Ce la faremo? Noi ci crediamo, ma siamo giustamente preoccupati!