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Italia: Raffaella Carrà, una carriera indimenticabile. E tanto Eurovision

Solo un anno fa Raffaella Carrà ci lasciava, dopo una malattia tenuta strettamente privata. Lo faceva proprio nel momento in cui il suo nome era tra i più accreditati per la conduzione dell’Eurovision Song Contest 2022. E Stefano Coletta ha poi dichiarato che per lui Raffaella era davvero la prima scelta per il palco di Torino.

Noi abbiamo cercato di mettere nero su bianco 8 motivi per i quali la Raffa nazionale sarebbe stata una ottima padrona di casa per l’Eurovision italiano. Perché al di là di una carriera inimitabile, Raffaella è stata forse l’unica e la più grande sostenitrice del rientro italiano all’Eurovision 2011. Che poi ha infatti commentato su Rai2.

1. Raffaella Poliglotta

Raffaella Maria Roberta Pelloni, in arte Carrà, nasce a Bologna ma diventa regina dei due mondi. La sua carriera televisiva la porta sui palcoscenici di Italia, Spagna e Sud America. Parla quindi correntemente spagnolo. Ma se la cava benissimo anche in inglese. Lo ha dimostrato in tante interviste nei suoi show su RaiUno, ma la prova da “gigante” è stata l’intervista con David Letterman nel 1986.


2. Raffaella balla balla da capogiro

Non è certamente un mistero che Raffaella sappia cantare e ballare. I suoi tantissimi successi televisivi sono spesso accompagnati da sigle degne di spettacoli di Las Vegas. Come ai tempi di Ballo Ballo.


3. Padrona di casa perfetta

In RAI, ma anche in Spagna, Raffaella ha un passato da padrona di casa perfetta. I suoi salotti (nel vero senso della parola) hanno ospitato i personaggi più disparati. Passiamo da Cristina d’Avena a Madre Teresa di Calcutta. Con loro chiacchiera, scherza. Insomma tutto quello che bisogna saper fare in Green Room.


4. Regina dello spettacolo

Balla, canta, presenta, recita. Petra Mede scansati proprio. Raffaella ha dato prova spessissimo di poter mettere in piedi spettacoli all’interno dei proprio spettacoli. Attingendo a repertori internazionali, duettando con i suoi ospiti o semplicemente creando una “fantasia” dei suoi tanti successi.


5. Non si prende troppo sul serio

Per poter condurre una edizione di Eurovision, ma anche per essere sempre sulla cresta dell’onda, bisogna sapere ridere e far ridere. La chiave ironica a Raffaella non è mai mancata, nemmeno quando Roberto Benigni le saltava addosso. Un po’ dimenticate invece le pubblicità TIM, nelle quali Raffaella diventava Isabella di Castiglia.


6. Conoscitrice della musica europea

Nei tanti spettacoli che ha condotto si perde il conto di quanti ospiti sono intervenuti. La musica pop la affascina da sempre. E ci ha regalato tante interpretazioni indimenticabili. Come un bel medley degli ABBA nella sua ultima edizione di Carramba del 2008.


7. The night of 1000 Raffaella’s

Raffaella Carrà da sempre è sinonimo di stile, trasgressione, colore. Nella sua lunghissima carriera ha lanciato mode, scandali e ha divertito con i suoi mille costumi di scena. Ci saremmo quindi potuti aspettare sul palco di Eurovision una esplosione di colori e paillettes, con qualche messaggio importante come le piaceva fare ultimamente (la giacca rainbow a The Voice, ndr).

Raffaella Carrà, i suoi storici costumi in mosta a Cinecittà per Altaroma |  Spettacolo.eu
Foto: spettacolo.eu

8. Intenditrice Eurovisiva

Nel 2008 fu una vera pioniera. Quando a nessuno in Italia interessava l’Eurovision Song Contest, Raffaella si prese il rischio di invitare sul palco di Carramba una schiera di cantanti reduci dall’edizione eurovisiva di Belgrado. Dima Bilan, Ani Lorak, i Pirates of the Sea e Simon Mathew. Preparò il ritorno della RAI nel 2011. Quindi se siamo qui oggi è tutta colpa o merito suo.


Chi in Italia ha una carriera più iconica di Raffaella Carrà? Anche a voi manca? Fatecelo sapere con un commento sui nostri social!