Il nostro sito e i nostri canali social da sempre si sono concentrati solamente sull’Eurovision Song Contest. In questo 2020 disgraziato però non possiamo esimerci dal dare un occhiata anche al fratellino minore della nostra amata competizione: il Junior Eurovision Song Contest, JESC per gli amici.
Per una ragione o per un’altra, negli anni passati il JESC si è rivelato per l’EBU una sorta di cavia di tutti i cambiamenti apportati al contest maggiore.
Non è difficile capire quindi che lo svolgimento del JESC 2020 potrà darci qualche idea di cosa aspettarci per Eurovision 2021.
Siamo pessimisti? Un pochino. E adesso vi spieghiamo perché.
Notizie ufficiali sullo svolgimento del JESC 2020 a Varsavia ancora latitano. Nessun paese ha ancora selezionato la propria canzone anche se si vocifera di fine settembre per molti dei paesi.
La lista dei partecipanti si è visibilmente accorciata. Irlanda, Nord Macedonia, Galles e Australia si sono ritirati a causa della pandemia. L’Italia attraverso RAI Gulp ancora sta alla finestra. Non ha confermato il ritiro ma nemmeno la partecipazione, e ci aspettiamo a giorni una decisione finale.
L’EBU andrà avanti anche con soli 13 partecipanti? Proporrà altre soluzioni? Cancellerà il tutto? Difficile da dire.
Qualora il JESC andasse in porto sarebbe molto importante per capire in che modo. Ci sarà il pubblico? Le delegazioni saranno ridotte all’osso? Ci saranno giornalisti a seguire l’evento?
Il 29 novembre sembra lontano ma è qui dietro l’angolo. Non ci resta che aspettare e capire che sorte toccherà anche a Rotterdam 2021.