Quando per la prima volta ho visto un video di LEGO: EUROVISION sono ritornato alla mia cameretta di bambino e le ore infinite di storie ed avventure che creavo con i mattoncini danesi.
È davvero geniale come Alexandro Kröger, un ragazzo svedese, sia riuscito ad unire le sue due grandi passioni: LEGO ed Eurovision. Ed è per questo che lo abbiamo incontrato e fatto 4 chiacchiere con lui.
EurovisionIN: Ciao Alexandro, quando hai iniziato a guardare l’Eurovision Song Contest?
Alexandro: È stata mia madre nel 1998 ad obbligarmi. Io avevo nemmeno 5 anni e lo trovato un po’ noioso a dire il vero. Però a me piaceva cantare e per mia madre era un modo di farmi avvicinare alla musica.
EurovisionIN: e con i mattoncini LEGO invece quando hai iniziato?
Alexandro: A dire il vero non ricordo l’anno preciso. Però mi ricordo che era un set di Harry Potter. Poi ecco ho iniziato nel 2004 con le mie creazioni eurovisive in modo molto amatoriale. Lo facevo per me e per la mia famiglia.
EurovisionIN: In quale anno hai iniziato a fare sul serio e come è successo?
Alexandro: La svolta è stata nel 2010. Avevo partecipato ad un progetto nella mia scuola e mi sono chiesto se non era il caso di far conoscere la mia passione anche agli altri. Grazie a quello sono riuscito ad inviarlo all’EBU e poi l’organizzazione del Junior Eurovision Song Contest di quell’anno (a Minsk – ndr) mi ha contattato per collaborare.

EurovisionIN: Come si fa a creare uno stage e quanto tempo ti richiede prepararlo?
Alexandro: Le prime volte mi basavo sui DVD. Non so nemmeno se li producano più… Adesso invece è l’EBU che non appena viene presentato il progetto dello stage mi manda delle immagini e delle piantine così che io possa già iniziare a prepararmi. Inserisco tutto in un programma sul PC che mi aiuta a calcolare quanti e quali mattoni LEGO sono necessari. Per il palco del 2019 ho iniziato a lavorarci a gennaio e ho ordinato subito i pezzi. Il lavoro di costruzione è iniziato a febbraio per concludersi circa 3 mesi dopo.
EurovisionIN: ma quindi LEGO ti invia dei mattoni fatti appositamente?
Alexandro: Magari! In realtà mi baso solo su pezzi già esistenti, se LEGO mi mandasse i pezzi di cui ho bisogno sarebbe perfetto. Magari ci leggono e finalmente mi contattano (ride – ndr).
EurovisionIN: Ma poi una volta che hai terminato di costruire il palco cosa succede?
Alexandro: Beh per prima cosa devo fare una serie di foto e video. All’incirca 100 ore di registrazione che poi devo editare e sincronizzare con la registrazione dello show. Quest’anno sono stato particolarmente bravo e ci ho impiegato solo 1 mese.
EurovisionIN: Ma quindi ogni anno costruisci un nuovo palco e li conservi in un posto speciale?
Alexandro: Ho una stanza apposita ma non è abbastanza grande per conservarli tutti. Già uno è molto grande, più o meno come me. Se li conservassi tutti dovrei avere una casa enorme.
EurovisionIN: Non hai mai pensato di esporre i tuoi lavori?
Alexandro: A dire il vero è già successo nel 2016. La tv svedese, la SVT, mi ha offerto uno spazio in uno dei più grandi musei di Stoccolma, il Tekniska Museet, per esibire il mio modello del palco di Vienna 2015. Volevano celebrare la vittoria di Måns. Però non mi dispiacerebbe avere una mostra con tutti i miei modelli o un giorno esibirne uno a Legoland in Danimarca.
EurovisionIN: Ricevi molti commenti per il tuo straordinario lavoro. Quali ti hanno colpito di più?
Alexandro: In effetti ricevo migliaia di commenti sui vari social e devo dire che mi fanno molto piacere i complimenti, ma apprezzo molto anche le critiche perché mi hanno aiutato a migliorare molto nel mio lavoro. Il complimento più bello che ho ricevuto è quello della TV romena. Io sono nato in Romania ma sono stato adottato in Svezia quando avevo un anno. Mi ha colpito molto poter creare questo legame con il mio paese natale quando mi hanno chiesto di fare un servizio per la tv pubblica.
EurovisionIN: Immagino ti abbiano contatto anche gli artisti. C’è qualcuno da cui vorresti essere contattato?
Alexandro: Non saprei. Anzi no aspetta. Mi piacerebbe che Madonna mi contattasse. Voi non avete il suo numero?
EurovisionIN: Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Alexandro: Adesso direi un po’ di meritato riposo ed una vacanza. Quando tornerò a casa ho in programma di creare un paio di edizioni del passato: Mosca 2009 e Baku 2012. Due palchi enormi e molto belli. Mi richiederanno molto lavoro.
Ringraziamo Alexandro per il tempo che ci ha dedicato e vi invitiamo a seguire il suo profilo instagram ed il suo canale youtube.