Sappiamo benissimo che nel 2015 avete gridato allo scandalo. Falsi come Giuda avete sostenuto fino alla fine Il Volo, anche se in preda ad una tempesta ormonale causata Måns Zelmerlow.
Da quel 2015 ad oggi non c’è stato un Eurovision Song Contest in cui in un modo o nell’altro il bel svedesone non sia sbucato come il prezzemolo.
Ma cerchiamo di fare chiarezza sul suo personaggio.
Chi è Måns Zelmerlöw?
Måns Petter Albert Sahlén Zelmerlöw nasce il 13 giugno 1986 a Lund, nel sud della Svezia (poco lontano da Malmö).
Ai tempi delle scuole superiori prende lezioni di canto e fa parte del coro della scuola. Ma il salto verso il professionismo avviene nel 2005 con la sua partecipazione al talent “Idol” della tv privata svedese TV4.
Un Måns ancora acerbo vocalmente e per presenza scenica. Ma è già intuibile la sua voglia di imporsi nel mondo dello spettacolo.
Il risultato sarà un lusinghiero quinto posto, nel talent che ha visto trionfare Agnes Carlsson.
Tanto basta a Måns per lanciarsi nel 2006 nella nuova avventura di “Let’s Dance”, che lo vedrà affinare le sue capacità di ballerino fino a portarlo alla vittoria.
Capacità vocali e ballo saranno la chiave che permetterà a Måns di prendere parte a musical famosi come Grease o Footloose.
A fine anno Måns viene annunciato nel cast del Melodifestivalen 2007. La sua “Cara Mia” farà breccia nel cuore dei fan anche se non andrà oltre il terzo posto 🥉. Basterà però per catapultare il suo album “Stand By For…” al primo posto delle classifiche svedesi.
Nel 2009 Måns torna in gara al Melodifestivalen con “Hope and Glory”. Lo troviamo migliorato sotto tutti i punti di vista, canto, ballo e soprattutto gigioneria con le inquadrature. Nonostante un lusinghiero primo posto delle giurie, finirà la competizione al quarto posto.
Nel 2010 viene nuovamente chiamato al Melodifestivalen, in questo caso nel ruolo di conduttore. Pur non essendo una novità assoluta (aveva già condotto anche il Junior Melodifestivalen) è l’inizio di una lunga serie di show condotti dal cantante svedese.
Si prende quindi una piccola pausa per produrre il suo terzo album “Barcelona Sessions”, che segna una svolta musicale non indifferente. I risultati di vendita in Svezia però saranno abbastanza disastrosi, sopratutto rapportati al primo posto raggiunto dai precedenti due lavori “Stand By For…” e “MZW”.
Il 2014 però sarà l’anno che porterà di nuovo Måns alla ribalta nello showbiz svedese. Ospite di un programma di cucina, in una cena con altre personalità svedesi si fa sfuggire l’infelice frase “l’omosessualità è una deviazione” (la parola in svedese avvikelse prende anche il significato di anomalia).
I tabloid svedesi scatenano un inferno e Måns è costretto a scusarsi dicendo che non era sua intenzione offendere e che all’interno di quella conversazione lui semplicemente si riferiva al fatto che una relazione omosessuale non possa portare alla procreazione e quindi è una deviazione rispetto al rapporto etero.
A dimostrazione della sua buonafede sarà il cantante stesso ad offrirsi di condurre a titolo gratuito il gala annuale della rivista gay svedese QX.

Si farà perdonare tutto. Non solo offrendosi in pasto a noi in tutta la sua bellezza, ma realizzando un numero musicale sulle note di “In the Navy” dei Village People indirizzato alla Russia e alle leggi anti-gay di Putin.
Alla fine dello stesso anno, un po’ a sorpresa torna nel cast del Melodifestivalen 2015. Viene già annunciato come pretendente alla vittoria prima ancora di partecipare.
Lo staging della sua “Heroes” fa capire da subito che Måns questa volta fa sul serio e vuole rappresentare la Svezia all’Eurovision Song Contest.
A Vienna si presenta con i favori di giuria e televoto. In una votazione a dir poco combattuta con Russia ed Italia, Måns regalerà alla sua Svezia la vittoria numero sei.
Nel 2016, come abbiamo visto nel nostro #EuroRewind, ha condotto una epica edizione dell’Eurovision Song Contest a Stoccolma, regalandoci alcuni dei più memorabili momenti del nostro show preferito.

Lo stesso anno si sposta in Inghilterra per registrare il docu-reality svedese “Chevaleresk”, dove se la deve vedere con tradizioni della nobilità britannica come l’equitazione o la caccia.
Forse questa permanenza britannica gli permette di conoscere Ciara Janson. Dal 2016 diventano inseparabili, tanto da costringere Måns a trasferirsi a Londra. I due avranno un figlio nel 2018 e si sposeranno nel 2019 (dopo una proposta di matrimonio mozzafiato in Croazia).
La sua nuova residenza britannica gli permetterà di continuare la sua professione di conduttore e verrà coinvolto dalla BBC per lo show di selezione eurovisiva. Ci regalerà un nuovo interval act di tutta qualità.
Nel 2019, dopo aver presentato una sua versione rivisitata di “Fuego” all’Eurovision Song Contest di Tel Aviv, si appresta a pubblicare il nuovo album “Time”, di cui fa parte “Walk with me” in duetto con Dotter (Melodifestivalen 2020).
Nelle settimane del lock down britannico lo abbiamo visto impegnato a creare un nuovo spazio nel suo giardino. Non solo quindi cantante, presentatore, padre e marito premuroso, ma anche uomo di sostanza.