In attesa di vederlo sul palco dell’Annexet di Stoccolma a condurre la finale del Melodifestivalen, Måns Zelmerlöw ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano svedese Aftonbladet.
Amo questa competizione e un giorno mi piacerebbe farne parte di nuovo.
Måns Zelmerlöw
Måns apre l’intervista subito con il botto. E rivela come è avvenuta la chiamata per questa edizione del Melodifestivalen.
Quando Christer mi ha chiamato per chiedermi se avrei voluto presentare, cosa avrei dovuto rispondere? L’ultima volta che ho condotto lo show era il 2010 e mi sembrava logico tornare.
Måns Zelmerlöw
Il cantante ci svela però qualche gustoso retroscena. Pare infatti che Björkman stesse organizzando da tempo la sua uscita di scena. Già nel 2019 aveva accennato a Måns di questa sua idea di uno show presentato da una parata di stelle dello spettacolo.
Quando ha accettato era cosciente delle difficoltà che uno show in piena pandemia può nascondere.
L’assenza del pubblico sarà determinante. Certo sarebbe stato più complicato condurre una semifinale. Del resto in finale ci sono molte canzoni buone e l’attenzione è più spostato su di loro che sul presentatore.
Måns Zelmerlöw
Quali sono i cavalli vincenti di quest’anno? Se dovesse scommettere, lo farebbe per Tusse, The Mamas, Dotter, Eric Saade e Danny Saucedo. Anche se considera Clara Klingenström come possibile outsider.
La cosa divertente è che quest’anno è totalmente imprevedibile. E qualunque canzone manderemo all’Eurovision Song Contest sarà una proposta di qualità.
Måns Zelmerlöw
Nel cuore di Måns ci sarà sempre un posto speciale per il Melodifestivalen. È qui che nel 2007 la sua carriera è iniziata. E non nasconde la voglia di buttarsi di nuovo nella competizione.
Amo questa competizione e un giorno mi piacerebbe tornare. Ma lo farò solo con la canzone giusta, quella che potrebbe avere chance anche ad Eurovision. Perché il mio sogno è vincere un secondo Eurovision Song Contest, come ha fatto Johnny Logan.
Måns Zelmerlöw