Il 30 dicembre è stato trasmesso sulla rete nazionale olandese NPO1 “De Grote Finale – Achter de Schermen bij het Songfestival”(The Grand Final- Dietro le quinte dell’Eurovision Song Contest).
In questo documentario i presentatori dell’Eurovison 2021 Chantal Janzen, Edsilia Rombley, Jan Smit e Nikkie de Jager hanno ripercorso la loro esperienza all’Eurovision Song Contest 202. Insieme a loro anche i produttori esecutivi, la regia e i cameraman, ma anche i volontari, i costumisti e tutte le persone che a vario titolo hanno lavorato nell’ombra per la buona riuscita dell’edizione olandese dell’Eurovision Song Contest.
Il video, esclusivamente in olandese e senza sottotitoli, ripercorre l’organizzazione dell’evento in modo cronologico. Si parte quindi dalla costruzione del palco e di tutta l’area attorno alla Rotterdam Ahoy. Si può vedere come tutti i dettagli siano tecnici siano stati messi insieme. O semplicemente curiosare nei camerini dei presentatori e rendersi conto che quello di Chantal era grande il doppio di quello di Jan, o che il camerino di Nikkie era rifornito di ogni sorta di comfort food.

Un grande capitolo di questo speciale è dedicato agli Stand-in. Sostanzialmente le prove effettuate prima dell’arrivo delle delegazioni in loco, dove giovani cantanti e ballerini locali simulano per la prima volta le performance che le varie tv nazionali hanno pensato.
In queste prove vengono realmente simulate inquadrature, luci e oggetti di scena. Vediamo anche come le squadre che compongono le varie coreografie debbano cronometrare i tempi tecnici in modo da non sforare la durate delle “cartoline” di presentazione.
La grande protagonista degli stand-in quest’anno è stata Emmie Van Stijn.
La giovane olandese ha avuto la fortuna/sfortuna di simulare l’esibizione ucraina. Dapprima vediamo come abbia trovato il trucco per cantare in una lingua che non parla. Il segreto è stato inglesizzare le parole per poterle ricordare.
Chiaramente durante gli stand-in, i giovani cantanti si esibiscono o in play-back o semplicemente cantando sopra la canzone stessa con la voce degli artisti.
Emmie pensava di aver finito il suo lavoro all’inizio delle prove vere e proprie, ma l’improvvisa possibile positività di Kateryna Pavlenko (cantante dei Go_A) l’ha richiamata alle armi. Emmie ha dovuto quindi tornare all’Ahoy e provare insieme al resto del gruppo, mentre Katya si sottoponeva a tutti i controlli del caso.
E sempre a proposito di prove, ci si può rendere conto come anche il più insignificante dettaglio possa diventare una valanga.

I presentatori hanno rivelato di aver effettuato tre settimane intere di prove prima di salire sul palco per le prove ufficiali. Tutto doveva essere messo a punto.
Ovviamente la più grande difficoltà è la conduzione in una lingua che non è la propria. Il che può esporre i conduttori a papere ma più semplicemente al panico in momenti di imprevisto.
Curioso vedere come Jan e Chantal abbiano provato l’annuncio per aver sotto controllo il sistema tecnico. Colori, numeri, calcoli. Chantal si è persa subito e ammette che la matematica non è mai stato il suo forte.

Le prove degli artisti sono anche stato spesso motivo di scontro tra i capo delegazione e la regia. Il più emblematico è il caso dei francesi. Forse perché spinti dagli scommettitori e dall’opinione pubblica, hanno letteralmente sfinito il regista con richieste di perfezionare inquadrature ed effetti scenici.
Questo però sappiamo non essere comunque bastato. A trionfare alla fine sono stati i Måneskin.
Francia ed Italia si sono spartiti equamente i favori degli addetti ai lavori olandesi. La cui vera gioia però è l’aver portato a casa Eurovision 2021.
Il documentario spiega davvero molto bene quale sia stato lo sforzo organizzativo e quanto lavoro ci sia dietro a 3 spettacoli televisivi che coinvolgono 40 paesi e altrettanti team nazionali.
Potete vedere il video completo sul player di NPO1