Nonostante l’enorme sforzo sui social e nei contenuti extra, il Benidorm Fest 2023 non sembra decollare. Ascolti in calo e prime analisi su come rilanciarlo.
La prima semifinale del Benidorm Fest 2023 andata in onda martedì 31 gennaio ha totalizzato “solo” 1.044.000 di spettatori, pari al 10% totale del pubblico. Quasi 2 punti percentuali e 500.000 spettatori in meno di un anno fa. A spuntarla in quella sera è stata una fiction di produzione turca (Kardeşlerim – I miei fratelli) in onda su Antena 3 (14% di share).
La seconda semifinale in onda ieri 2 febbraio ha totalizzato 1.020.000 spettatori, pari al 9,4% di share. Sostanzialmente ha mantenuto gli spettatori della prima semifinale. Il confronto con il 2022 è davvero infelice. Un anno fa sono stati 1.728.000 (14,2%) gli spagnoli a sintonizzarsi su La 1 di Rtve. A vincere la serata di ieri è stata ancora una volta Antena 3 con la docuserie “Joaquín: La penúltima y me voy – El niño de El Puerto” con 2.221.000 di telespettatori (18,6% di share).
Per Borja Teran, opinionista di 20minutos.es, le cause di questa emorragia di spettatori va cercata proprio nella formula dello show. Il Benidorm Fest è vittima di se stesso e della sua ossessione di creare eurodrama e riproporre i cliché dell’Eurovision.
Per creare un prodotto televisivo che funzioni, si deve prendere come esempio Sanremo. Il nostro Festival italiano, forte della sua disconnessione decennale da Eurovision, permette di creare uno show che riesce ad imbambolare il telespettatore per la sua moltitudine di avvicendamenti ed ospiti. Sopratutto attrae la grande folla anche grazie al “livello” dei suoi partecipanti.
Il Benidorm Fest ha voluto dare spazio a tutti i generi, ma resta sempre incentrato nello stereotipo eurovisivo e non rappresenta in modo puntuale “l’attualità spagnola”. Vediamo copie del discount di Rosalia, quanto dovrebbe essere Rosalia stessa a partecipare (crediamoci, ndr).
Il richiamo per i grandi nomi della musica spagnola, da Soler ad Ana Mena passando per la stessa Monica Naranjo, si otterrebbe solo smontando lo scimmiottamento di Eurovision e creando una cifra veramente spagnola.
Altro tema è la sua collocazione oraria. Rtve ha volutamente iniziare alle 22:50 per evitare lo scontro diretto con il “preserale” di Antena3. Questo ha comportato una fina ad orario poco consueto anche per la tv spagnola. Correzione fatta poi nella seconda semifinale, iniziata (un po’ a sorpresa) con 20 minuti di anticipo. Non toglie il fatto che Sanremo da anni continua a fare goal a porta vuota, non avendo contro programmazione Mediaset fino a quest’anno. Il Benidorm Fest è un ufo arrivato nel palinsesto televisivo, mal digerito dagli altri e anzi spolpato dal giorno successivo (Mediaset Spagna che invita nei suoi show gli altri rappresentati eurovisivi da almeno due anni).
Quale sia la ricetta giusta è difficile da dire. Anche con ascolti non esaltanti, il Benidorm Fest 2023 è in tendenza sui social da lunedì. Basterà agli sponsor e sopratutto si tratta di interazioni dal sentiment positivo?